Voglio partire già con le conclusioni: analizzare, rianalizzare e ancora una volta avere lo scrupolo di analizzare le lunghezze dei percorsi prima di mandare un' iscrizione.
Oppure: prepararsi, riprepararsi e per scrupolo insistere con la preparazione per poter affrontare a livello adeguato le gare della M ELITE.
Con questo si può riassumere il mio campionato italiano long.
Tecnicamente è stata una gara non troppo impegnativa, il terreno in costa è tra i miei preferiti e il muovermi tra le curve di livello non mi riesce male. Tatticamente mi sono prefissato di usare qualsiasi linea tratteggiata nera aka sentiero che si possa trovare in carta, perchè già dai primi punti è stato chiaro quanto poteva essere dispendioso dal punto di vista energetico correre su un terreno cosi sporco. Altro punto importante: approfittare di ogni ristoro posto sul percorso, anche se non ce n' è bisogno.
Scorre così la gara, e per i primi 10 km ne risulta una corsa magari non troppo brillante ma sicuramente efficace in vista degli ultimi chilometri duri. La gara scorre bene per i primi 3/4, solo o prendendo e lasciando compagni. l' ultimo quarto invece inizia proprio nel momento in cui mi prende Mic Franco, i respiri sono diventati anni, e i passi sempre più pesanti, impacciati, fino a fermarsi e riprendere a tratti. Arrivo nel corridoio finale e non riesco a trovare lo sguardo per guardare qualcosa che non siano i miei piedi che avanzano sull erba, e al fatidico -bip- mi lascio cadere, non ho mai trovato così interessante il cielo blu...
La staffetta è un' altra storia, la squadra preparata è il replay di quella dell' anno precedente, l' importante è non fare un replay del risultato finale.
Ancora una volta il via alle danze è dato da Alberto, lui dice di non essere al suo top e io non aspetto altro che vedermelo passare al punto spettacolo per vedere bene se è così. Passa una maglia del Primiero e poi subito dietro quel bianco e rosso che non può essere nient' altro che il nostro colore! Esulto e già mi preparo a vedere Roland partire in testa, lui euforico è già in riscaldamento. Alberto passa 5° a causa di un punto malandrino e Roland sparisce nel bosco. Passano il 1°, 2°, 3°... e diventa una piccola sofferenza fino alla 9na posizione, quando vedo il nostro portacolori uscire con passo quasi zoppicante verso il punto spettacolo.. il primo pensiero è che si sia infortunato e ad istinto grido: -fermati!-. Lui continua e arriva quasi stremato. Parto, i primi due punti sono ok ma poi diventa UN parto. Le gambe vanno ma non c' è la lucidità, riesco ad aumentare solo a tratti e con grande sforzo e mi trovo a duellare con il Dalen; passo il punto spettacolo e li inizia la vera fatica di punti in salita. Corro e la strada verso l' arrivo quasi si esaurisce, ma alla vista del tendone bianco in zona parcheggio qualcosa di rosso nero mi passa, quasi indistinto. Accelero per provare a tenere il passo di Mischa ma la fatica non si inganna e mi tocca mollare sull' ultima rampa. L' arrivo e un buon settimo posto, per una staffetta che ancora una volta non risparmia colpi di scena ed emozioni!
Presto le carte
2 commenti:
Ah! Stavolta ti cito (nel senso che ti rubo una frase...).
Prossima cronaca, me ne uscirò con una sentence by Michael...
Per me è un onore :) :)
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