martedì 24 novembre 2009

FINE DELLA MIA ESPERIENZA JUNIOR

Sono passati quasi sei anni dalla prima volta che ho preso una carta in mano.. poche pretese ma molte ambizioni, di certo non avrei mai immaginato di trovarmi a disputare un mondiale junior, di avere amici nel nord Europa che mi ospitano per allenarmi e tanti troppe persone stupende intorno... ma è iniziato tutto così..

La prima volta che l' orienteering mi ha visto in un campo gara è stato nel 2003/2004, non ricordo così bene quand' è stata quella gara in categoria scuole, Montello... Tesserato con il Mareno Orienteering, 4 gare ufficialmente registrate nel sito della FISO nel 2004, arrivato 8° in un campionato regionale middle in M16, al tempo andavo in gara senza sapere cos' era una curva di livello, tutto semplice: sono alla buca, devo andare al sasso, e poco importa se in mezzo c' era una montagna da scalare... 22° in Coppa Italia su un unica prova, 55°in quel di Venezia.. Il primo raduno con il Veneto nell' estate, quando in Altipiano di Asiago si disputavano i WMOC, lì ho conosciuto i fratelli Sbrizzi e tanta troppa gente fantastica :)poi nell' autunno un titolo regionale in notturna (Seren del Grappa), vinto contro 4 e già senza un briciolo di allenamento credevo di poter fare chissacchè, cosa tutt' altro che vera!
Passa un inverno, e ritorno nel 2005 con rinnovata voglia, deciso più che mai a continuare.
La prima gara che disputo è il campionato veneto middle a Faedo e il 4° posto è tutt' altro che promettente:davanti a me volti che rivedrò ad ogni gara come Martin e Cristiano.I campionati italiani e le prove di Coppa Italia non sorridono proprio e anzi, ancora una volta ad Asiago sbaglierò e sarà forse il più grande errore della mia storia, ai campionati middle qual. Parto, prendo la carta, attacco a correre e... metto il Nord al Posto del Sud. Una mezzora di errore fuori carta senza capire una mazza finchè non trovo la strada ma ormai è troppo tardi per una qualificazione.. e sarà finale B per me. Sulla falsa riga di questa prestazione anche la Coppa Italia di Andalo, Nova Ponente.. io ad arrivare 20° cercando di limitare i danni quando Michael Sbrizzi e il Truffa si giocavano le volate per vincere l' intero circuito. Da notare la prima partecipazione a un evento di 5 giorni nella valle di Non, e ricordo quel gran pullman con orde di svedesi che scendevano, con la scritta Taby OK :) anche qui, vai a immaginare tu che tra qualche anno correrai per loro e avrai la possibilità di correre e confrontarti con atleti in grado di vincere per 2 volte consecutive il meeting di Venezia.
Tappa più importante dell' anno e forse la svolta che mi porta ad allenarmi è il campionato Veneto long, sul Grappa.. è una gara che posso quasi ricordare a memoria, anche le sensazioni. Partenza, primo punto, sceltone sul secondo.. la strada è più lunga da raggiungere ma è una dannata tentazione, è così invitante, potrebbe valere molto.. e rischio. Al terzo punto becco Moretto, partito 2 min. prima di me, al punto dopo Cristiano partito 4 min. prima. Una gran carica, un testa a testa con Cristiano e l' avvicinarsi del traguardo con la sicurezza che quei quattro minuti sono incolmabili a quel punto. Prima dell' arrivo c' è una salita per l' ultimo punto e poi una leggera discesa su un prato.. di quella discesa rimane una foto di me con i pugni stretti, occhi chiusi e testa verso l' alto a spingere fuori l' aria dai polmoni. Primo.

Il 2006 è l' anno dei primi risultati concreti e del passaggio di società al Tarzo. Prima dell' inizio delle gare nazionali prendo i titoli in sprint e in long, me la gioco a livello regionale.
E in un giorno di sole, a 6 km da casa mia arriva la sorpresa, non so come arrivo secondo nella prima prova di Coppa Italia dietro Michael Sbrizzi.. ed è l'esordio a livello nazionale, sommato a un 7° negli italiani sprint e un 7° agli italiani middle. Podi sfiorati come a Marcesina, 4° nella prova per soli 13 secondi..il terzo posto nella staffetta dell' Alpe Adria.. e un primo posto nella finale della Coppa Italia quasi assaporato e perso per un soffio...10 secondi tra me e la vittoria...e tanta troppa sfortuna, il doversi fermare un minuto per un ramo nell' occhio che mi farà girare per una settimana con una benda a coprirlo (foto da guercio già alla premiazione), e ancora la SIcard che si sfila dal dito e mi chiede una ventina di secondi per trovarla (grazie al cielo è gialla, in realtà devo ancora capacitarmi di come sia successo).. insomma :) quel giorno non dovevo vincere, dovrò aspettare. Altra "beffa" il terzo posto a parimerito con Michael Sbrizzi, e la medaglia che va a lui perchè ha vinto la prima prova.. beffa perchè a volte le cose inconsapevolmente sono scritte già dall' inizio :)

L' anno 2007 invece si apre con le novità in Puglia, quando 50 ragazzi sono chiamati al raduno della nazionale: 2009, c' è un progetto, un programma per voi. Verranno presi 6 ragazzi e 6 ragazze.. Mondiali a Primiero.
Non è un grande anno a livello nazionale, sfioro più volte il risultato ma non riesco a essere concreto tranne che in occasione degli Italiani Sprint a Fusine, e ancora ci sarebbero papiri da scrivere su cosa ho perso in quella gara.. L' inverno comunque era stato parecchio duro, con un influenza che non andava mai via e un mese di antibiotici e cortisone.. Semplicemente sono arrivato spaccato e senza allenamento alle prime gare, mai ci fu inverno più nefasto.
Inizia tutto male quando sono 2 sec (#**#!) a separarmi dal podio in Coppa Italia e tutto continua con prove fisicamente (Monteferrato) e tecnicamente (Fusine Laghi)
più grandi di me, dove non riesco a emergere in nessun senso.
Ma alla 5 giorni dei forti ho probabilmente uno dei periodi migliori della breve carriera sportiva, tutto va, le gambe vanno troppo forte, la testa ci sta dietro.. E negli ultimi giorni quando si sente la fatica io emergo e spacco il mondo :) sinceramente mi piacerebbe capire come arrivare in certe condizioni a tutte gare!
A livello regionale vinco quasi tutto, tutto tranne il campionato sprint. Nel finale dell' anno non sono lucido e la finale della coppa Italia e il meeting di Venezia sono una sofferenza..

2008, l' anno si apre con un RI nella prima prova di Coppa Italia in Piemonte, dovuto al passaggio incredibile dalla 1 alla 3. Troppa rabbia e la decisione di lasciare. Non va meglio alla seconda che è sprint e le prendo, qualcosa meglio va alla terza nella vigolana dove arrivo 3°. Nel frattempo disputo i middle: dopo una brillante qualificazione, in quel di Genova mi trovo come un pesce fuor d' acqua alla finale che è un pò troppo fisica per me, e pago molto. Campionati sprint e ancora un risultato pessimo, Coppa Italia il giorno dopo che finisce con un 4° posto a causa della carta che si è letteralmente cancellata tra le mie mani e che mi obbliga a starmene fermo ad aspettare il Tommy per uscire da quei due punti scomparsi. Dopo l' estate la Coppa Italia mi regala una delle gare più belle che abbia mai corso, in altipiano di Asiago. Il tracciatore in seguito mi ha detto che con il senno di poi forse non avrebbe più fatto quel trattone, ma a mia detta è stata la gran figata dell' anno! Aggiungiamoci anche che ero in splendida forma, avevo cacciato il tempone e all' arrivo ero davvero al settimo cielo perchè me ne rendevo conto.. rimarrà alla storia forse perchè una delle più cocenti delusioni, PM su un punto di 100 metri su una gara lunga più di 9.5 km.. c' est la vie :)
Arrivano altre gare interessanti e davvero belle, come la finale a caccia del trittico della Valsugana, testa a testa di tattica tra 6 persone per 7 km di gara.E arriavano anche gli italiani long in Emilia. In realtà di quella gara ho poco da dire, terzo sì ma fisicamente non lo meritavo e parecchi disguidi con le stazioni Si-card...mah.. Finale di Coppa Italia a San Genesio in una gara massacrante sotto il sole, 3° a 20" dal 2°, ironia quei venti secondi li ho persi per andare in bagno. :) finale di stagione come sempre con il meeting di Venezia,arrivado al limite delle forze (un giorno riuscirò a prepararne 1 decentemente??).
Il 2009 è l' anno. Ci vuole la riscossa per sollevarmi in classifica e poter puntare all' obiettivo, i mondiali. Negli anni passati nel frattempo erano stati fatti raduni vari, ai quali sono stato convocato, invitato.. ora si reinizia in Toscana, con la novità dell' allenatore: Jaroslav. Toscana che ospita anche gli Italiani sprint un pò fuori stagione ma, nonostante sia febbraio, qualcosa c' è e nel finale sono 6°. Grande influenza da 2 settimane e arrivo a Tarzo malconcio, la Coppa Italia si gioca in casa e io faccio del mio meglio, l' imperativo sarebbe vincere ma un 5° posto a poca distanza dal podio lo metto via data la situazione. A Velo d' Astico 3°, il secondo è perso a causa della mia follia tecnica di entrare nel disastro di sassi e buche con troppa superficilità. I middle iniziano con una qualificazione che mi da il secondo tempo, gara tatticamente e tecnicamente perfetta. Il giorno dopo invece disastro, gli intertempi dicono: 1°, 1°, 2°,2°,2°,2°...7°. passare dalla 8 alla 10 perdendo 3', fortunatamente me ne accorgo, alla fine limo un 5° posto ma che grande occasione d' argento buttata.. Durante a un raduno Jaroslav mi chiederà: what happened during the middle final?? Eh, valla a sapere, me lo domando anch io.. Passa un trofeo delle regioni divertente e arrivo a giugno.. Sinceramente non so come ho fatto in quella gara, so che correvo, e anche forte, so che ho sbagliato, e mi rendevo conto lucidamente che i secondi erano preziosi, so che è stato facile e li prendevo uno dietro l' altro..e arrivo e sono primo. Mancano il bigno, Tommy, Juju e il Truffa.. Stefano mi chiede se possiamo già dire che sono primo e io toccandomi bene gli dico: non si sa, si può dire quando sarà l' ultimo ad arrivare..già, l' ultimo è il Truffa. Quando arriva Stefano annuncia il tempo e io salto, semplicemente. E' la prima vittoria dopo tante sfiorate per un pelo. Da qui si entra in aria di mondiali, i test d selezione: sono 3° al primo dopo un errore letale, finisco bene quello long nonostante qualche inconveniente.
Arriva la convocazione, quello che ho desiderato per 3 anni.. e ora sembra così breve il tempo per prepararsi, 2 settimane e siamo nella mischia..
In breve (avevo iniziato a scrivere sui mondiali, prima o poi lo pubblicherò) inizia con la sprint, io non voglio correrla perchè punto alla long ma alla fine parto, per entrare nel clima della competizione, 111°. Il secondo giorno è long, al Rolle.. Avevo molte aspettative dalla gara,ma non ero pronto a due cose:1) un temporale assurdo con temperature non da estate. 2) Un percorso troppo middle per me che mi ero preparato a lunghe scelte. Perciò va così, lancio un erroraccio e mi rovino il posto nei 30 arrivando 77°, ma va bene.
Nel giorno di pausa soffro un pà di malessere con leggera febbre, penso a causa di tutta l' acqua presa. Il giorno dopo è la qualificazione middle e per i primi 5 punti le gambe sono come bloccate, poi inizio a correre e parecchio forte, ma non è abbastanza per qualificarmi. Finale B quindi, poco concentrato per la rabbia..
E arriva il giorno della staffetta e mi viene comunicato che sono in staffetta B, non nascondo di essere rimasto un pò deluso.. parte Cristiano e finisce con un buon tempo, Matteo è il secondo e ha qualche difficoltà, quando mi da il cambio parto un pò demoralizzato ma mi impongo di essere perfetto, di provare a fare una gara perfetta. Perciò inizio con il mio ritmo che è tra un medio e un forte ma tutto fila liscio e perfetto; anticipo i punti e tutto sembra filare come se avessi visto il percorso della gara prima. Perciò mi convinco a non mollare e ad alzare il ritmo, recupero qualche staffetta e vado verso il traguardo.. 2° tempo italiano, non ho molto da commentare, è andata così.. mi sono preso però la più bella soddisfazione che si può avere a un mondiale, finire con una gara perfetta. Forse era proprio questo il vero traguardo di questi anni dedicati all' allenamento. Di sicuro mi rendo conto che non ero pronto per competere, ero nella media..se c' è una cosa che ho imparato dal mondiale è come mi devo allenare, cambia proprio la filosofia: in un istante vedi che quello che a te sembrava una preparazione assurda e faticosa non è che un riscaldamento.
Sul fine agosto sono ottimo anche in un campionato middle, sbavo nella fine ma davanti ci sono solo i forti. Arrivano i long e le staffette. E' possibile avere la febbre due giorni prima della gara fino al giorno stesso? per quanto sfortunato sì,è la terza volta in una anno che la salute mi condiziona una gara ma ne ritaglio un 4° posto, anche se bruciano i troppi (11) minuti di errore.. troppo. Il giorno dopo faccio la "cazzata dell' anno", PE nella staffetta che nell' Elite poteva essere quinta.. Leggere i codici. Finale di Coppa Italia a Vallombrosa, 3° a secondi e vabbè, errore fatale anche questa volta. Ma il terzo posto in Coppa Italia è mio! La stagione finisce con un' altra ottima gara, questa volta in notturna a Seren del Grappa; ne vengo fuori terzo, ma con il Truffa e l' Emiliano Corona davanti a 2 minuti ha il sapore della vittoria. Anche quest' anno Venezia è l' ultima gara, ma ha un significato speciale.. l' ultima gara da Junior.. Mi rendo conto solo ora che il tempo è passato così veloce e che il prossimo anno vado a prenderle dai più grandi. Sono ben preparato ma ancora una dannata volta ho la febbre, 37.5. Parto lo stesso imbottito di tachipirina; è la gara a cui non avrei mai rinunciato anche se non finisce bene per il risultato, ma era come a salutare questi anni da Junior. Domani sarà il 2010 e ufficialmente non lo sarò più, è stato tutto fantastico.. ho avuto grandi avversari e da questi anni di orientamento ho imparato diverse cose.. prima tra tutte è che non esiste risultato soddisfacente senza la dovuta sudata..ho imparato a vincere, ma forse conta molto di più aver imparato a perdere.. ho imparato ad essere costante, a guadagnarmi le cose... ho trovato amici, tanti, troppi, e penso che un mondo come questo non si possa trovare da un' altra parte.. Certamente non sarò mai capace di lasciarlo, è il lato pazzo che ognuno vorrebbe avere dalla vita.
Vedremo dove mi porterà da Elite :)

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