mercoledì 2 maggio 2012

WonderFAST Puglia

Lavoro, Bologna a 130 km/h, arrivo alle 24.00 a Brindisi, (8.00) SVEGLIAA! dobbiamo andare in campo gara!, riscaldamento, 2h di Puglia, 40 secondi (GIURO) di tuffo in mare, macchina- treno- autobus fino a Brindisi, volo alle 18.00 per Bologna, arrivo a casa alle 22.00.      ...E un respiro finalmente...

Mi piacerebbe poter raccontare di vasti paesaggi, di coste selvagge, di oliveti che si perdono all' orizzonte insieme alla brezza tiepida del mediterraneo, tra povere case di pietra e un mare azzurro e smeraldo.. Ma la mia Puglia è stata un avventuroso viaggio frenetico con delle povere piccole pause, tanto che la sera della domenica quasi non mi rendevo conto del perché avessi le braccia piene di tagli e le spine conficcate nei polpacci!
Posso però raccontare di una piacevole gara che è andata meglio del previsto, naturalmente al netto dei risultati che comunque non sono male. Le domande sono due, e una conseguente all' altra, quando si valuta la partecipazione di una gara nella categoria Elite:
- In situazione ottimale, sono in grado di portare a termine in maniera decente una gara di 2h?
e..
-Perchè diavolo un atleta decadente che non si allena da otto mesi dovrebbe fare l' idiozia di iscriversi a una gara che equivale a due ore di tortura sotto il sole, con l' aria secca che ti brucia i polmoni e la vegetazione che ad ogni passo ti flagella?
Ecco perché dico che la gara è andata bene, perché non avevo la minima sicurezza di portare a termine il percorso tanto che:
-Michael ha fatto un riscaldamento blando.
-Michael ha chiaccherato prima della partenza.
-Michael non ha nemmeno provato a concentrarsi.
-Michael ha guardato ironicamente ogni tratto della gara che gli si presentava finchè l' ossigeno nel sangue gli ha consentito di ridere. Poi ha iniziato a piangere...
VOTO: 0.
Ma sono partito. Primo punto ostico, però una sfida: appoggio da una collinetta e dentro contando i passi a bussola. Prima tratta lunga mezza pasticciata, chiacchierando con un amico lungo il sentierone. Punti dalla 4 alla 6 perfetti. La sette primo problema, il muretto in attacco alla destra del punto sarebbe dovuto essere continuo. Dico SAREBBE perché c' era un varco non segnato troppo evidente che mi ha fatto fare mezzo chilometro nel verde 3. Da qui la prima stanchezza. Il punto otto è stato un po' una tombola, tra sentieri e rocce non segnate in carta, ma i tecnici successivi uno spettacolo di navigazione, cosa che mi ha rincuorato. Trattone per la undici, e 11-12 (era la dodici quella a cento metri?). Ecco, qui io avrei un dubbio. DOVE M****** era l' avvallamento? vado e non trovo il punto, vago, torno alla 11 e riattacco a bussola, il punto non c' è. Disperato esco sul sentiero e trovo il punto dove non me l' aspetto... MAH. Ma sono sicuro che fosse l' ossigeno ad essere in percentuali insufficienti, tant' è che da qui la testa comincia a vagare, i passi si fanno più brevi ed affaticati e ad ogni passo l' aria secca entra nei polmoni e li chiude come una morsa... io corro lungo sentieroni infiniti, pensando che forse Dante respirava quell' aria risalendo i gironi degli inferi. Le gocce di sudore scendono sulle punte dei capelli, che vanno sugli occhi e bruciano leggermente.. La maglia... perché non toglierla? La toglierei se entrare nel bosco a petto nudo non fosse una forma di primitivo masochismo.. vedo la gente passare, vedo la gente correre con me, vedo le lanterne e mi stupisco che abbiano il codice che io sto cercando. Metro dopo metro la gara scorre, e io mi trascino... e proprio quando la bestia sta per schiantarsi ecco l' istinto. Ci sei. Un passo. Un altro. Aumenta il ritmo. E ti ritrovi a correre velocissimo nei prati ascoltando lo speaker che ti annuncia. La scritta FINISH, il bip, e poi quel solito cielo azzurro così simile e così vicino a quello di Bellamonte....
La classifica finale dice 6°, al limite del podio lungo :) grande, ogni tanto la botta di culo ci vuole anche agli outsider come me, tanto per avere la motivazione per iscrivermi in Elite al lago di Carezza... c' è sempre la fregatura.

(Mi piacerebbe mettere la cartina ma nel trambusto è andata persa... pecà!)

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