venerdì 31 ottobre 2008

Campionato Veneto in Notturna 2008

Buone sensazioni al campionato regionale di quest' anno, disputato per la prima volta in categoria assoluta. Mi rendo conto che da quando ho finito le superiori sono più rilassato e questo non può che fare bene alla mia parte sportiva. Infatti nonostante io sia in piena pausa invernale il 3° piazzamento un pò mi sorprende.
A partenza la gara un pò mi sconcerta: infatti, reduce dell' esperienza score 2007, decido di fermarmi un minuto a studiare la carta ma con sorpresa mi rendo conto che potrei punzonare tutti i punti... Così dopo avere formulato una tattica sbrigativa parto molto veloce, seguito da qualcuno di non precisato. Mi libero degli inseguitori correndo alcuni tratti a pila spenta; si riesce comunque a distinguere la vegetazione nella notte.
Al 5° punto ho la prima difficoltà: decido di attraversare un terreno coltivato dal bordo ma questo è letteralmente...una giungla. E per di più l' attraversamento mi lascia sulle gambe una gran quantità di quei semini pungenti sulla tuta. Per di più cado in un fosso, perdendo l elastico della pila, ed esco sul sentiero da dove sono entrato con qualche imprecazione per aver perso totalmente la direzione.
Scocciato mi rifiuto di punzonare il punto e proseguo con la mia pila ormai alla mano.
A 4 punti dalla fine imprevisto numero due: sulla carta c' è una strada da attraversare. Corro. Mi trovo disteso sull' asfalto, con la pila a pezzi e il ginocchio dolorante. Mi avvicino alla casa e uso la luce esterna per capire la situazione: lungo la strada correva un filo di ferro ma la combinazione velocità-buio-pila a mano mi ha permesso solo di vedere la linea continua nera.
Memorizzo i primi due punti ei 4, molto semplici, e li raggiungo nell' oscurità ma giunto al secondo mi rendo conto di non poter più leggere la carta. Stizzito mi dirigo a naso all' arrivo con ben 6 minuti di anticipo.
Morale della storia: primo non sarei arrivato perchè Roland ha punzonato tutti i punti ottenendo il punteggio massimo, secondo è arrivato Cosimo e con buona probabilità sarei potuto essere lì, terzo io, a dimostrare che i risultati non si costruiscono con i "ma se"..

11 commenti:

Edoardo Tona ha detto...

forza michi!!!

SILVAN ha detto...

un nuovo ori-blogger... bravo bravo

Eddys ha detto...

Spegnere la lampada in gara: da vero bastardo dentro! Ogni tanto pensa anche a quelli più scarsi che ti inseguono.

Edoardo Tona ha detto...

in effetti... anche io ero dietro di te ma ad un certo punto sei... sparito!! comunque sono riuscito lo stesso ad arrivare nel podio.

Michael ha detto...

Io non sono d' accordo con te Eddy perchè la prima regola dell' Orienteering è provare ad evitare di seguire gli avversari :) anche perchè altrimenti tecnicamente non si può migliorare.. inoltre era una mass start-score-a tempo, lo scopo era guadagnare tempo e punti rispetto agli avversari ;)

Eddys ha detto...

lo so che non sei d'accordo con me! E ovvio! Sei too much agonista dentro e fai bene! Ma per quelli come me che non arriveranno mai al tuo livello, avere uno come te che li tira per un punto o due è d'aiuto! E poi si impara molto su come condurre una tratta anche inseguendo degli avversari forti. Più che a leggere i loro percorsi. Perchè capisci i tempi che si prendono, quando e come leggono realmente la mappa quali particolari attaccano. E poi non capisci però come mai non sbagliano mai! Beato loro, o meglio beati voi!

Michael ha detto...

Guarda che io ho ancora troppo da imparare per essere considerato di livello alto :) quello che ha detto è giusto perchè è nel confronto che si cresce ma secondo me questo dovrebbe avvenire:
-o in post gara/allenamento confrontando scelte e intertempi
-o allenamento durante, facendo una mass start per simulare una staffetta o una situazione generica a più persone
Penso che è inevitabile che in gara ci sia l' istinto agonista e si rischia di ridurre il tutto a un "devo correre sennò perdo il treno" perdendo di vista l' aspetto costruttivo che hai sottolineato ;)

SILVAN ha detto...

Io credo che non ci sia, per forza, un istinto da segugio nelle gare per cercare di stare col treno dei migliori, dipende da come si vuole interpretare la gara.. tuttavia seguire non penso che sia affatto costruttivo perchè non si impara nulla.. io credo invece che consigli post-gara o interpretazione della gara con atleti molto in gamba può essere utile invece

Michael ha detto...

Infatti, la regola è non seguire anche perchè tecnicamente ognuno è diverso, c' è chi usa passi, bussola, chi solo curve chi magari si butta e la trova per...... bisogna capire i propri punti di forza. Se ti perdi e sei solo dovrai lavorare al 200% per ritrovare dove sei e di conseguenza capirai il tuo errore molto meglio che stando con qualcuno e cercherai di evitare d commetterlo ancora.. è vero che l' orienteering è uno sport in cui si impara molto dagli altri per migliorarsi ma è altrettanto vero che certi passi vanno fatti confrontandosi con se stessi

Cocu ha detto...

Ben tornato micha, ti linko appena possibile! sinceramente credo che sabato scorso, senza incident mi avresti battuto. A parte l'errore nella palude ho fatto tutti i punti senza perdere granchè... lento ma abbastanza sicuro... Per il discorso della lampada... non ci vedo nulla di male :-) chissà chi t'ha insegnato la furbata! io non ci avevo mai pensato!

Michael ha detto...

beh la classifica è quella :) sei tu davanti perchè hai fatto meglio di me ;)